I linguaggi giapponese e cinese sono frequentemente confusi da chi non ha familiarità con le lingue asiatiche, ma in realtà sono incredibilmente distinti sia nella loro struttura sia nel modo in cui vengono parlati e scritti. In questo articolo, esploreremo le principali differenze tra questi due linguaggi, discuteremo le loro peculiarità e analizzeremo quale di essi può essere considerato più facile da apprendere.
Indice dei contenuti
Struttura e Sistema di Scrittura
Tre sistemi di scrittura
Il giapponese è una lingua che combina tre sistemi di scrittura diversi: Hiragana, Katakana e Kanji. Hiragana e Katakana sono alfabeti sillabici, conosciuti come kana, e insieme consistono in 46 caratteri di base, formando un totale di 106 sillabe. Hiragana è usato principalmente per parole giapponesi native e terminazioni grammaticali, mentre Katakana è impiegato per parole di origine straniera e nomi propri.
I Kanji, d'altra parte, sono ideogrammi importati dal cinese. Per essere considerati alfabetizzati in Giappone, è necessario conoscere circa 2.000 ideogrammi Kanji. Tuttavia, la pronuncia delle parole in giapponese è relativamente facile per i parlanti portoghesi, poiché segue uno schema sillabico e le sillabe sono facili da articolare.
Cinese: Lingua Tonale e Ideogrammi
Il cinese è una lingua radicalmente diversa nella sua struttura. Non possiede alfabeti sillabici come il giapponese, essendo scritto esclusivamente con ideogrammi. Ogni carattere cinese rappresenta una parola o un concetto, e si stima che sia necessario conoscere circa 3.000 a 4.000 caratteri per leggere un quotidiano comune.
Un aspetto particolarmente difficile del cinese è che è un lingua tonale. Questo significa che la stessa sillaba può avere significati diversi a seconda del tono con cui viene pronunciata. Il mandarino, per esempio, ha quattro toni principali: alto livellato, crescente, decrescente-crescente e decrescente. La tonalità cambia completamente il significato di una parola, il che rappresenta una grande sfida per gli studenti stranieri.
Differenze Visive nei Testi
Un esempio pratico delle differenze può essere visto confrontando i testi:
- CineseNon so quanti chilometri il Tempio Xiangji si trova nel Gipeto delle Nuvole.
- giapponese: Questo è il mio ultimo "ti amo" (Sore wa watashi no saigo no "aishiteru")
La scrittura cinese appare più densa e uniforme, mentre quella giapponese alterna caratteri Kanji con Hiragana, dando al testo un ritmo visivo diverso.
Differenze nella Pronuncia e Fonetica
Semplicità Silabica
Il giapponese è noto per la sua semplicità fonetica. Esistono solo circa 106 combinazioni di suoni, e la pronuncia è piuttosto diretta. Inoltre, molte delle sillabe usate nel giapponese sono simili a suoni che esistono in portoghese, rendendo la lingua più accessibile per chi parla già lingue latine. Ad esempio, il suono di "ka", "ta" e "sa" è piuttosto facile da pronunciare per i brasiliani.
Tuttavia, c'è una sfida: il giapponese ha molte parole che hanno la stessa pronuncia, ma significati completamente diversi. Ciò richiede che il contesto sia chiaramente compreso per evitare confusione.
Cinese: Complessità Tonale
In contrariamente, il cinese mandarino è una lingua estremamente complessa in termini di pronuncia. Oltre ad avere migliaia di sillabe, l'uso dei toni trasforma la lingua in un vero rompicapo. Ad esempio, la sillaba "ma" può significare "madre", "canapa", "cavallo" o "riportare", a seconda di come viene pronunciata. Questa caratteristica rende il cinese molto più difficile da parlare correttamente, specialmente per i madrelingua di lingue che non sono tonali.
Un altro punto che merita attenzione è la difficoltà di imitare i suoni della "r" e della "l" tra cinesi e giapponesi. Mentre i cinesi hanno difficoltà a pronunciare la "r", i giapponesi non usano il suono della "l" nella loro lingua.
Quale lingua è più facile da imparare?
Vantaggi di imparare giapponese
Il giapponese è considerato più facile da imparare nella pronuncia e nella grammatica rispetto al cinese. La grammatica giapponese è strutturata e logica, e il fatto che la lingua abbia solo 106 sillabe rende la pronuncia più accessibile per i parlanti portoghesi. Inoltre, la curva di apprendimento iniziale può essere meno ripida, dato che gli alfabeti Hiragana e Katakana sono relativamente semplici da memorizzare.
Tuttavia, imparare il Kanji può essere un compito arduo, specialmente perché gli stessi ideogrammi possono avere diverse letture. Tuttavia, l'uso di frasi semplici e l'assenza di toni rendono il giapponese una scelta attraente per molti principianti.
Sfide del Cinese
Il cinese, d'altra parte, è la lingua più parlata al mondo, il che offre un grande vantaggio in termini di opportunità di affari e viaggi. Sebbene la grammatica del cinese sia sorprendentemente semplice — senza coniugazioni verbali, plurale o generi — la difficoltà sta nella pronuncia e nella memorizzazione degli ideogrammi.
Essendo una lingua tonale, il cinese richiede che l'apprendente abbia un'ottima percezione uditiva per differenziare i toni. Anche così, con pratica e immersione, è perfettamente possibile raggiungere un livello funzionale nella lingua. Il video sottostante mostra tutti i dettagli e le differenze tra il cinese e il giapponese.