Può sembrare solo una peculiarità culturale a prima vista, ma l'abitudine di togliere le scarpe prima di entrare in casa in Giappone porta con sé un significato molto più profondo di quanto molti possano immaginare. Questa pratica non è solo una questione di pulizia: rappresenta rispetto, tradizione e un modo per separare il mondo esterno dall'intimo focolare. E non finisce qui: ci sono anche aspetti storici, spirituali e persino architettonici coinvolti.
Se hai già visitato una casa giapponese o hai anche solo guardato anime e film del paese, probabilmente hai notato la classica scena in cui il personaggio si inginocchia all'entrata, toglie le scarpe con cura e indossa le ciabatte. Sembra semplice, ma c'è un'intera etichetta intorno a questo gesto, e comprendere questo atto è come aprire una finestra sulla mentalità giapponese.
Inoltre, questa tradizione così presente nella cultura giapponese ha influenzato altri paesi e ha persino suscitato curiosità tra coloro che cercano una vita più pulita, organizzata ed equilibrata. Del resto, cosa rende un'usanza millenaria ancora così rispettata nel mondo moderno?
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L'origine dell'abitudine: più che pulizia
Per comprendere la pratica di togliere le scarpe entrando in casa, è necessario guardare alla storia e allo stile di vita tradizionale giapponese. Fin dal periodo Heian (794–1185), le case in Giappone sono state progettate con tatami, tappeti di paglia di riso estremamente sensibili allo sporco. Camminare con scarpe provenienti dalla strada in questi ambienti era impensabile.
Inoltre, i giapponesi hanno sempre valorizzato la separazione tra il “dentro” e il “fuori”. Questa distinzione va oltre l'aspetto fisico. L'interno della casa rappresenta purezza, sicurezza e spiritualità – mentre l'esterno è visto come impuro. Per questo motivo, lasciando le scarpe fuori, si simboleggia anche l'esclusione delle impurità e delle preoccupazioni del mondo esterno.
Includendo, questa usanza non si limita alle case. È comune trovare questa pratica in scuole, cliniche, templi e persino in alcuni ristoranti. In tutti questi luoghi, l'ingresso è contrassegnato da uno spazio chiamato genkan, dove le scarpe vengono tolte.
La funzione di genkan e le ciabatte da interno
Attraversando la porta di una casa giapponese, probabilmente ti imbatte in un leggero dislivello sul pavimento: questo è il genkan, una sorta di hall d'ingresso dove avviene lo scambio delle scarpe. Questo spazio ha sia una funzione pratica che simbolica.
Nel genkan, le scarpe sono organizzate con la punta rivolta verso la porta, facilitando l'uscita successiva e mostrando considerazione per l'ambiente. Successivamente, la persona indossa pantofole specifiche per l'uso interno, chiamate uwabaki. In alcuni casi, ci sono anche altri paia di pantofole per stanze specifiche, come i bagni, dove è obbligatorio usare un altro tipo di calzature.
Questo scambio non avviene in modo qualsiasi. C'è una etichetta che valorizza la cura e il silenzio: togliere le scarpe senza rumore, sistemare con discrezione e mai invadere lo spazio della casa con fretta. Questa attenzione ai dettagli rivela un atteggiamento di rispetto per l'ambiente e per i residenti.
Aspetti spirituali e simbolici del costume
Più che praticità o pulizia, togliere le scarpe prima di entrare in casa in Giappone ha un forte componente spirituale. Nella tradizione shintoista — una delle basi della spiritualità giapponese — la purezza è un concetto centrale. La casa è considerata uno spazio sacro, dove vivono i kami (spiriti), e mantenere questo spazio pulito è un modo per onorarli.
Questa attenzione riflette anche un valore importante della cultura giapponese: il rispetto per il collettivo. Mantenendo la casa pulita e armoniosa, la persona contribuisce al benessere di tutti coloro che vi abitano. Questo stesso principio si estende a scuole e luoghi di lavoro, dove il gesto di togliersi le scarpe rafforza il concetto di comunità e ordine.
È curioso notare come questa usanza influenzi anche il comportamento dei bambini fin da piccoli. Loro imparano che, attraversando la linea del genkan, stanno cambiando atteggiamento: dal mondo frenetico della strada alla serenità della casa. E questo fa la differenza anche nel modo in cui si comportano.
Curiosità culturali e influenza al di fuori del Giappone
Sapevi che questa pratica è stata adottata anche in paesi come la Corea del Sud e alcune parti della Cina, con varianti proprie? In molti di questi luoghi, togliersi le scarpe è diventato anche un modo per dimostrare educazione. Nel mondo occidentale, nonostante sia meno comune, l'idea sta guadagnando terreno tra coloro che cercano una vita più igienica e organizzata.
In alcune famiglie brasiliane, specialmente influenzate da culture asiatiche, è sempre più comune trovare l'abitudine di avere un angolo riservato per togliere le scarpe. L'impatto è così positivo che gli studiosi segnalano benefici come la riduzione di acari e batteri all'interno della casa, oltre a un'atmosfera più tranquilla.
Se stai pensando di adottare questa abitudine, vale la pena osservare ciò che rappresenta: non è solo una questione di “non sporcare il pavimento”, ma piuttosto un piccolo rituale quotidiano che aiuta a segnare la transizione tra il mondo esterno e il tuo spazio personale.