Chi ha visto Kaguya-Sama: Love is War ha probabilmente notato la famosa espressione “O’kawaii koto”. Ma significa solo “carino”? O c'è qualcos'altro lì, un sottotesto nascosto nello sguardo di Kaguya Shinomiya?
Se questo termine ti è rimbombato nella testa, oggi comprenderemo il suo vero significato e alcune cose di cui probabilmente non avevi idea. Vuole dire carino in giapponese o qualcos'altro?
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Cosa significa O'kawaii koto?
Logo di faccia, “お可愛いこと” (o-kawaii-koto) sembra semplice: qualcosa come “che cosa adorabile” o “che carino”. È uno di quei modi di complimentarsi che solo i giapponesi hanno, perfetto per situazioni in cui vedi un cucciolo inciampare o un amico fare un commento ingenuo.
Nel quotidiano, i giapponesi usano per elogiare qualsiasi cosa o persona che susciti quel piacevole sentimento di tenerezza — un gesto, uno sguardo, persino un atteggiamento inaspettato. Non deve essere solo per bambini o animali carini. A volte è solo quel amico che prova a parlare giapponese per la prima volta, e qualcuno esclama un “o-kawaii-koto” quasi istintivamente.
Analizzando la frase, arriviamo al seguente:
- O (お): Questo “o” all'inizio è un prefisso onorifico giapponese, chiamato “keigo”. Serve a dare un tono più educato, rispettoso o delicato alla parola che accompagna.
- Kawaii (可愛い): Significa “carino”, “adorabile” o “incantevole”. È un aggettivo usato in varie situazioni, principalmente per complimentarsi con persone, animali, oggetti e persino comportamenti che suscitano tenerezza o simpatia.
- Koto (こと): Si riferisce a "cosa" o "fatto" in modo astratto, ed è usato per riferirsi a situazioni, eventi o caratteristiche, e non a oggetti fisici. Nell'espressione, "koto" serve a trasformare "kawaii" in un concetto più generale, evidenziando la "tenerezza" di un'azione, situazione o contesto.

Come viene usato O'kawaii koto in Kaguya-Sama?
In Kaguya-sama: Love is War, l'espressione "o-kawaii-koto" è usata dal personaggio Kaguya Shinomiya per esprimere il suo affetto e la sua ammirazione per la protagonista, Miyuki Shirogane, che trova estremamente carina.
Ma diversamente dal previsto, il protagonista Shirogani non vede questa frase con ammirazione, ma piuttosto con ironia. Sì, in Kaguya-sama: Love is War, l'espressione "o-kawaii-koto" è spesso usata in modo ironico o comico, specialmente quando Kaguya cerca di nascondere i suoi sentimenti per Shirogane.
Sebbene provi una forte attrazione per lui, spesso cerca di mantenere un'immagine fredda e controllata per non rivelare i suoi veri sentimenti. Quindi, quando si ritrova ad ammirare qualcosa che fa o dice, usa spesso l'espressione "o-kawaii-koto" in modo ironico o esagerato, per minimizzare i suoi sentimenti e mantenere la sua facciata di indifferenza.
In questo senso l'espressione è usata in modo comico per creare situazioni divertenti e mostrare la tensione romantica tra Kaguya e Shirogane. Nell'anime, questa frase per Shirogani è come disapprovazione.
Curioso, eh? In Giappone, questo tipo di ironia è più sottile di quanto siamo abituati in Occidente. Quando Kaguya dice “o-kawaii-koto”, sta nascondendo il proprio nervosismo. Il gesto della mano sul mento, lo sguardo di sbieco, tutto è coreografato per confondere non solo Shirogane, ma anche chi sta guardando.
Per chi ama i dettagli: la doppiatrice di Kaguya si impegna nell'intonazione. In giapponese, il modo in cui dici qualcosa cambia tutto — può essere dolce, neutro, ironico o addirittura una lieve provocazione. Ecco perché i fan finiscono per ripetere la frase quasi come una battuta interna. È già diventato un meme, ha guadagnato remix, sticker, magliette… e chi non ha mai scherzato imitando il suo gesto probabilmente non è così immerso nel mondo degli anime.
Il gesto di Kaguya Shinomiya
Quando guardi l'attenzione sui dettagli del gesto di Kaguya Shinomiya — mano sul mento, testa leggermente inclinata, occhi semi-chiusi — percepisci che è più di un semplice complimento. Qui c'è un tentativo di controllare il proprio cuore, quasi come se lei dicesse a se stessa: “Calmati, non lasciare trasparire”.
Questa combinazione di parola + gesto crea un linguaggio del corpo che solo chi ha già vissuto quella situazione di voler apparire "cool" di fronte a qualcuno che piace potrà capire. È sottile, ma è reale.