Nelsinho Baptista, riconosciuto come l'allenatore brasiliano che ha trascorso più tempo nel calcio giapponese, è tornato nel Paese del Sol Levante. Secondo Estadão, l'allenatore ha firmato un contratto con il KashiwaReysol, il club dove ha trascorso molte stagioni. La squadra è in crisi e spera che Nelsinho possa evitare la retrocessione in serie B, a due sole gare dalla fine del campionato.
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Il lungo rapporto sportivo tra Giappone e Brasile
Il Giappone ha già attraversato 150 anni di rivoluzione Meiji, se si vuole considerare come un periodo storico il periodo in cui, nel 1868, i giapponesi decisero che la civiltà occidentale era superiore alla propria (almeno in termini tecnici, materiali e organizzativi) e avanzata, prima per imitazione, e poi per concorrenza diretta con europei e americani.
Per tutto il XX secolo, i giapponesi hanno incorporato diverse tradizioni provenienti dall'Occidente, con più entusiasmo di altri paesi della lontana regione asiatica. Il calcio era, senza dubbio, uno di questi.
Tutti ricorderanno la serie animata Holly e Benji, che è stata determinante nella formazione di un'intera generazione di giovani giapponesi appassionati dello sport amato in Brasile e nel resto del mondo. E non solo giapponesi; di recente è stata notizia il fatto che il grande Iniesta abbia dichiarato di adorare guardare la serie quando era bambino. Holly e Benji presentavano il Brasile come il centro mondiale del calcio, dove ogni giocatore brasiliano avrebbe adorato giocare un giorno, per sfidare i migliori.
Attualmente, con la crescita del fenomeno delle scommesse sportive, ci si aspetta che i giapponesi possano ottenere l'autorizzazione legale a giocare. Nonostante l'entusiasmo, al momento è consentita solo una forma tradizionale di scommessa sul calcio; i giapponesi non possono scommettere online (a differenza dei brasiliani, che possono accedere a siti come il apostasbrazil.com.br e trovare piattaforme di scommesse basate all'estero e che, per questo motivo, possono essere liberamente accessibili) ma si spera che possano farlo in futuro.
Esempi di grande collaborazione sportiva dal Brasile al Giappone
Tutti ricordano il caso di Zico, che ha concluso la sua carriera calcistica passando dalla Sumitomo Metals, poi diventata Kashima Antlers. Successivamente ha allenato anche i Kashima Antlers per poi diventare allenatore del Giappone, avendo ottenuto notevoli successi.
Quanto allo stesso Nelsinho Baptista, è in Giappone da 14 stagioni, in club come il già citato KashiwaReysol, Verdy Kawazaki o Nagoya Grampus Eight. Ha vinto il campionato nel 1994, 1995 e 2011, oltre a diverse coppe nazionali, e ha portato Kashiwa Reysol al quarto posto alla Coppa del Mondo per club FIFA nel 2011.
Un altro caso particolare è quello di Ayrton Senna, che ha utilizzato i motori Honda in sei stagioni di Formula 1, tra il 1987 e il 1992. Il tre volte iridato ha instaurato un rapporto molto stretto non solo con le persone Honda (tra cui il suo fondatore, Soichiro, scomparso nel 1991 ) ma con il pubblico giapponese, che lo ha sempre conquistato nei suoi passaggi sul circuito di Suzuka.